Progetto pavimenti: il lavoro con l’Accademia
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Progetto pavimenti: il lavoro con l’Accademia

  • 11 Ottobre 2019

Dal progetto Open Vicoli, per le associazioni del territorio, ho pensato di coinvolgere gli studenti dell’Accademia, con cui ho già avviato un percorso di collaborazione lo scorso anno, proponendogli un’idea di arte applicata e un progetto che prevede delle fasi precise, dalla progettazione teorica alla realizzazione pratica.

Rispetto al progetto per le associazioni, si tratta di un percorso formativo su più livelli: da un lato lavoreremo direttamente sulle rilevazioni e sulle immagini, dall’altro ci occuperemo anche della progettazione di scatole gioco. Dall’osservazione degli elementi decorativi, formali, strutturali, cromatici e materici, agli sviluppi grafici bi e tridimensionali.

Il progetto prende l’avvio dopo una visita a Palazzo Rosso di Genova, sede museale e palazzo storico, inserito nell’elenco dei Rolli e patrimonio dell’Unesco. Dopo alterne vicende sono venuti nuovamente alla luce i pavimenti ottocenteschi, in un primo momento fatti rivestire dall’architetto razionalista Franco Albini per neutralizzare l’ambiente espositivo, e ricoperti ancora successivamente senza le dovute cautele, provocando la necessità di un restauro. Attualmente sono perfettamente visibili e recuperati, con l’ipotesi di ricoprirli ancora.

Modalità operative

L proposta per gli studenti dell’Accademia rappresenta un arricchimento del percorso, con varianti progettuali e sviluppi grafico/formali.

Particolare importanza avrà la manipolazione della carta, attraverso piegature, fustellature, inquadrature, giochi di profondità, moduli ripetuti. Il percorso si inserisce nell’ambito della ricerca formale, strutturale, decorativa e come analisi di giochi compositivi. Dai reticoli alle simmetrie, dalle ripetizioni formali ai contrasti cromatici, dal bianco/nero al colore, dalla grafica bidimensionale alla realizzazione di elementi e moduli che suggeriscono la terza dimensione, estendendo le texture e le composizioni strutturali alle superfici nello spazio, come fanno i designer tipo Mendini, e in genere chi progetta percorsi tridimensionali e ludici, dai libri gioco ai pop-up.

Obiettivi didattici dell’attività proposta

Da molti anni sviluppo attività didattiche attraverso la realizzazione di laboratori pratici che partono dalle indicazioni metodologiche di Bruno Munari, con il quale ho collaborato,basate sulla sperimentazione di tecniche/strumenti/materiali, sul fare, sull’analisi formale, strutturale e grafica. Un metodo analitico che pone domande e sviluppa la capacità di progettazione individuale, con riferimento anche ad esperienze artistiche fondamentali, come quella di J. Albers e di designer come Fornasetti, Mendini e riferimenti all’arte in genere, nello specifico alle ricerche costruttiviste/strutturaliste.

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