Parte il primo dei due progetti che come studio seguiremo nel contesto di Open Vicoli: l’idea è nata dopo una visita a Palazzo Rosso di Genova, in cui ho “scoperto” i bellissimi pavimenti ottocenteschi, di solito nascosti per i turisti. L’architetto razionalista Franco Albini infatti li aveva fatti coprire inizialmente per neutralizzare l’ambiente espositivo e, a causa di lavori poco attenti alla conservazione, è stato necessario un restauro. Attualmente sono perfettamente visibile e recuperati, un tesoro che potrebbe sparire di nuovo a breve (anche per preservarli dall’usura) chissà per quanto tempo.
Le forme, i materiali e i colori di questi pavimenti sono stati l’ispirazione per il laboratorio e il progetto di formazione che prevede la partecipazione di diversi soggetti, tra i quali l’Accademia Philos, che si occupa di soggetti con problematiche legate allo spettro autistico, operatori di Solidarietà e Lavoroche si occupano di attività didattiche nei musei, operatori dei Servizi Educativi del Comune, la cooperativa MadLab 2.0 che si occupa di progetti 3D, lo studio artegioco, e naturalmente il coinvolgimento di Palazzo Bianco e Palazzo Rosso.
Il progetto
Con una prima serie di incontri con gli operatori del “ Formicaio”, abbiamo realizzato dei pannelli visivi di rielaborazioni grafiche derivate dalle fotografie di particolari, senza uno schema prestabilito, seguendo semplicemente la composizione di linee, forme, colori e mettendo in evidenza le singole composizioni presenti in ogni inquadratura.
![](http://www.artegioco.it/wp-content/uploads/2019/10/71922589_2362433027188165_6124415706722205696_n.jpg)
Possiamo dire che questo è l’approccio più immediato e semplice, adatto anche a bambini di scuola elementare e media inferiore, perché stimola la percezione della struttura e dello spazio e può essere utilizzato anche come spunto narrativo, da gioco astratto a racconto.
La formazione prevede una serie di incontri a carattere pratico/laboratoriale che sviluppi i diversi percorsi visivi per gradi di difficoltà. In questa fase siamo ospiti dello spazio in Darsena di Dialoghi nel Buio, una location molto suggestiva e sorprendemente luminosa. I partecipanti al progetto hanno avuto modo e spazio per lavorare in libertà con una splendida vista a 360°.
Si parte da queste immagini e si prosegue con l‘analisi di giochi compositivi, dai reticoli alle simmetrie, dalle ripetizioni formali ai contrasti cromatici, dal bianco/nero al colore.
Verranno proposti esempi allargati alla storia dell’arte e dell’architettura, dai mosaici dei pavimenti romani a quelli delle chiese e dei palazzi fino al contemporaneo.
![](http://www.artegioco.it/wp-content/uploads/2019/10/71837136_2437205489732540_5882263912975433728_n.jpg)
In una seconda fase del percorso, invece, si è pensato alla realizzazione di una scatola gioco, composta di elementi formali ricavati dai pavimenti in oggetto. A tale scopo si è reso necessario un approccio più tecnico, con rilevazioni e misurazioni reali, in visione frontale, senza deformazioni prospettiche: un compito svolto dagli studenti della Clemson University, seguiti dal docente Luca Rocco. Questo porterà ad una grafica reale dei motivi decorativi, con il disegno delle forme e dei loro incastri, che serviranno anche per i laboratori di formazione.
La progettazione della scatola gioco, con il coordinamento di MadLab 2.0, prevede anche l’inserimento di alcuni studenti che vogliono continuare a seguire gli sviluppi e approfondire l’argomento, con modalità da concordare.
A questo proposito, sto sviluppando il progetto anche per gli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, per il tramite della Docente di Decorazione Beatrice Giannoni…
![](http://www.artegioco.it/wp-content/uploads/2019/10/IMG_6805-1024x1020.jpg)
Ed ecco qualche anticipazione del prossimo appuntamento del laboratorio: moduli, composizioni, simmetrie…