Ci piace utilizzare le immagini e di opere d’arte che già esistono in un processo di trasformazione.

La possibilità di prendere un’immagine di un artista già esistente e trasformandola ed “estraendola” dal piano della stampa. Le immagini dagli artisti che ci dicono qualcosa o che ci incuriosiscono, trasformate e portate in tre dimensioni in teatrini…

Spesso lo spunto ci arriva dalle mostre in esposizione a Genova, entrando in contatto con le opere, ma anche da libri o da cataloghi…

Artisti che ci piacciono, artisti che ci interessano, artisti che ci offrono dei percorsi visivi su cui lavorare, come ad esempio Picasso, Savinio, De Chirico, Depero, Magritte, Frida Kahlo, Fornasetti, Ligabue, Costantini, Luzzati… E’ un elenco lungo e in continua evoluzione.

I teatrini d’artista

I teatrino in particolare sono oggetti da appendere o da appoggiare, di solito con uno spessore minimo di pochi centimetri e due o tre piani di profondità, ma possono diventare anche vere e proprie piccole scenografie.

Una variante è quella dei teatrini barocchi, ispirati al periodo, e ad una vera collezione francese di piccole scenografie del periodo.

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